venerdì 17 settembre 2010


FiPOP

Il pop a Firenze


Sede: Sessantaquattrorosso - Via Maggio 64r, Firenze
30 settembre 16 ottobre 2010
Vernissage: giovedì 30 settembre 2010, ore 18,30
Orario: 10,00 - 13,00 / 16,00 - 20,00
Chiuso i giorni 7, 8, 9 ottobre e festivi
Biglietti: ingresso libero
Curatori: Marco Testa e Olivia Turchi
Autori: Andy Warhol - Roy Lichtenstein - Enrico Baj- Allen Jones - Mario Schifano - Ester Grossi - Alessandra Pierelli
Genere: Arte contemporanea
Tel.: 3466420206 – 3402565033
ristorartelibero@libero.it - olivia.turchi@tele2.it
www.artesangemini.it







In una società consumista vicino al collasso, come quella contemporanea, il linguaggio artistico Pop sembra proprio volerne mettere allo scoperto tutte le contraddizioni. Le opere di Warhol, Lichtenstein e di Jones, già ne anticipavano le problematicità: la spersonalizzazione artistica, specchio di quella società, è stata esasperata sia dalle tecniche di produzione, sia dai soggetti rappresentati prendendo spunto da miti, fumetti, pubblicità e prodotti del consumo di massa. “Non come arte del popolo o per il popolo ma, più puntualmente, come arte di massa, cioè prodotta in serie”. Protagonismo e globalizzazione sono l’espressione concreta della previsione fatta nel 1968 da Warhol "In futuro tutti saranno famosi per quindici minuti". Questa spasmodica ricerca di fama spiega il successo di mezzi comunicativi come “You Tube” e i social network. Una fama ottenuta, talvolta senza meriti particolari se non quelli di creare un “caso”, diviene un mezzo di speculazione, fosse anche intellettuale, ma spesso sterile nella sostanza. L’estetica Pop gratifica lo spettatore perché è riconoscibile: utilizza il linguaggio della quotidianità. Così artisti come Baj e Schifano utilizzarono forme pop, citazioni e creazioni di opere multiple, per ricercare nuovi contenuti e ricoprire un “personale” linguaggio artistico. A distanza di quasi cinquantanni dalla nascita della Pop Art, nuove forme e nuovi personaggi artistici, come Ester Grossi e Alessandra Pierelli, percepiscono la forza di quel linguaggio, utilizzandolo per raccontare i nostri bisogni, le nostre fragilità… per raccontare chi siamo veramente oltre l’immagine.

Marco Testa

sabato 12 giugno 2010

Immagini da favola

Sede: Sessantaquattrorosso - Via Maggio 64r, Firenze

12 giugno - 26 giugno 2010

Vernissage: sabato 12 giugno 2010, ore 18,30

Finissage: sabato 26 giugno 2010 ore 18,00 - 24,00

Orario: 10,00 - 13,00 / 16,30 - 19,30

Chiuso lunedì e festivi

Biglietti: ingresso libero

Curatori: Marco Testa e Olivia Turchi

Autori: Brunella Baldi e Lisa Nocentini

Genere: Arte contemporanea

Tel.: 3466420206 – 3402565033

ristorartelibero@libero.it - olivia.turchi@tele2.it

www.artesangemini.it

Dal 12 al 20 giugno in occasione del Polimoda Fashion Week 2010 nelle vetrine delle botteghe antiquarie di Via Maggio verranno esposte idee, creazioni e progetti degli studenti del Polimoda. Un coinvolgente percorso in questa storica strada che diventa così palcoscenico d'eccezione per un’inedita convivenza tra l'arte di ieri e di oggi. Nell'atmosfera di sperimentale confronto tra tradizione e innovazione, l'universo poetico ed esistenziale di due artiste fiorentine affiora prepotentemente nello spazio Sessantaquattrorosso che ospita la mostra "Immagini da favola" una doppia personale con opere di Brunella Baldi e Lisa Nocentini a cura di Marco Testa e Olivia Turchi.

C’era una volta l’immagine della realtà, e tanto più questa è divenuta irraccontabile per la sua banalità e crudezza, tanto più è nata la necessità di trovare metafore o parabole per comprenderla e poterla rappresentare. Quanta realtà vi è in una favola… il suo racconto diviene accessibile anche da un bambino; e poiché spesso aborriamo la realtà così com’è, troviamo formule personali per poterla conoscere, accettare, e vivere. Freud insegna che l’analisi di un sogno racconta le reali gioie e paure dell’essere umano. Filtri inconsci permettono di affrontare ciò che nel quotidiano ci viene sbattuto in faccia. La fragilità umana costringe a mascherare, ad alleggerire, con favole oniriche-surreali, andando “oltre” la realtà in cui veglia e sogno armonicamente coesistono. Le opere di Brunella Baldi e Lisa Nocentini svelano, come in una favola, gli incubi umani, sono espressione surreale di un mondo improponibile e proprio per questo tanto più vicino a quello che viviamo quotidianamente.. Un’analisi introspettiva dell’uomo e delle sue paure, realizzata con la leggerezza della narrazione ma che presuppone una profonda conoscenza del “sé”. Leggerezza e non superficialità, permette il fluttuare delle emozioni che colgono nel profondo l’animo umano. Le favole di argilla di Lisa Nocentini e le particolari prospettive delle impronte grafiche di Brunella Baldi raccontano l'essenza della realtà e delle nostre paure; attraverso rappresentazioni indulgenti trascrivono in un mondo onirico la crudezza della vita, con il loro immaginario surreale evocano una concretezza mai gridata ma non per questo meno vera, meno profonda. Con delicatezza e con un'eleganza misurata le opere di Brunella Baldi e Lisa Nocentini sono la realizzazione tattile del nostro trascorso e del nostro presente, il dialogo visivo tra infanzia e maturità. Ci parlano con discrezione facendoci scorgere al tempo stesso tutti gli elementi di verità che fanno parte del nostro essere uomini e queste "immagini da favola" divengono il filtro taumaturgico per affrontare una realtà che sempre più spaventa.

Marco Testa Olivia Turchi